INCHIESTA JUVENTUS, SABATINI TUONA: “MI SENTO DEFRAUDATO”

Il Mondiale in Qatar si è concluso ma prima che questo iniziasse, la Serie A era stata colpita da una bufera mediatica, un turbinio di informazioni emerse dal buio riguardanti in particolar modo la Juventus. Il tanto chiacchierato caso plusvalenze ha portato la precedente dirigenza della Vecchia Signora alle dimissioni: Andrea Agnelli e Pavel Nedved su tutti hanno lasciato il proprio incarico. Nel corso delle settimane la questione sta continuando a tenere banco con vari personaggi del mondo del calcio pronti a dire la loro opinione in merito. In quest’ottica l’ex direttore sportivo di Roma, Palermo e Salernitana, Walter Sabatini ha espresso il suo pensiero.

Le dichiarazioni di Walter Sabatini


Walter Sabatini si è dunque concesso per un’intervista a Il Corriere dello Sport. Nelle sue dichiarazioni, il geniale scopritore di talenti ha parlato di tanti argomenti a partire dall’inchiesta Prisma che sta avvolgendo la Juventus. “Cosa ne penso dell’inchiesta Juve? Mi sento defraudato. Mentre la Juve faceva quello che le viene contestato, io perdevo un campionato a Roma con 87 punti”. L’ex direttore sportivo della Roma si riferisce chiaramente al periodo in cui lavorava nella capitale.

In quegli anni i giallorossi, insieme al Napoli, sembravano essere le unica squadra in grado di fermare una Juventus inarrestabile sotto tutti i punti di vista. Purtroppo per la formazione capitolina, questa è spesso arrivata al secondo posto; in particolare la stagione di cui parla Sabatini è quella 2016/2017 quando la Roma aveva accumulato la bellezza di 87 punti dietro ad una Juventus che deteneva il primato della classifica con 91 punti.

La situazione dell’inchiesta che coinvolge la Juventus

Per quanto concerne da vicino l’inchiesta Prisma invece, la Procura della Federcalcio ha proposto, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, la revocazione della sentenza definitiva della giustizia sportiva sulle plusvalenze per 9 club (Juventus, Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e 52 dirigenti. Il Procuratore federale ha deciso che nelle carte della Procura di Torino vi siano nuovi e importanti elementi, tali da rendere quindi fondata la richiesta di revocazione parziale della decisione presa dalla corte federale d’appello lo scorso maggio (quando furono tutti prosciolti). La data dell’udienza per la revocazione del processo sulle plusvalenze presso la Corte Federale d’Appello si terrà il prossimo 20 gennaio alle ore 12.30.

Inoltre, il procuratore ha riscontrato nelle carte della Procura di Torino delle ulteriori plusvalenze, che non erano quindi state considerate nel primo processo ed in base a queste ha aperto una nuova indagine, che coinvolge la Juventus ed altre società di cui non viene fatto il nome. Al termine dell’indagine sui conti del club, la Procura di Torino ha chiesto per la Juventus e per 12 indagati (Agnelli, Nedved, Paratici, Arrivabene, Re, Bertola, Cerrato, Gabasio, Roncaglio, Vellano, Boschetti e Grossi) il rinvio a giudizio lo scorso 30 novembre. L’udienza preliminare dovrebbe essere fissata tra fine gennaio e febbraio e, nell’occasione il giudice per l’udienza preliminare stabilirà se si andrà a processo o meno.

Il futuro prossimo della Juventus

La Juventus, in quanto società quotata in Borsa, aveva chiesto di spostare il procedimento a Milano, o in subordine a Roma, per competenza territoriale ma la Procura generale della Cassazione ha dichiarato inammissibile per ragioni di procedura la richiesta delle difese. Martedì 27 dicembre è stata un’altra tappa fondamentale in casa Juventus poiché si è tenuta l’assemblea degli azionisti con l’obiettivo tra gli altri, di ratificare il progetto di bilancio al 2022 modificato in seguito ai rilievi della Consob, dei revisori e della Procura. Lo scorso 2 dicembre il Cda della Juventus aveva approvato la modifica al progetto di bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022, registrando una perdita di 239,3 milioni, inferiore rispetto ai 254,4 mln del precedente comunicato di settembre. Nel frattempo, l’avvio del nuovo corso è fissato per il prossimo 2 gennaio, data di inizio del mercato invernale.

Il nuovo direttore generale Maurizio Scanavino, secondo quanto riportato da Sky Sport, sarebbe già al lavoro avendo potere di firma singola per operazioni fino a 25 milioni. “Il direttore generale Scanavino si è presentato a squadra e staff: ha detto poche parole ma significative, i programmi non cambiano e c’è la stessa ambizione di vincere di sempre“. Così parlava il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri dopo la vittoria in amichevole contro il Rijeka lo scorso 22 dicembre. Il 18 gennaio 2023 ci sarà l’assemblea dei soci, in cui si insedierà il nuovo Consiglio di amministrazione del club. Sarà il giorno in cui inizierà ufficialmente la l’era della presidenza di Gianluca Ferrero, uomo di fiducia di Elkann che Exor ha designato come successore di Andrea Agnelli.

Di Stefano Gentili

Foto Twitter Sabatini e Juventus

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