AL NASSR, SLITTA IL DEBUTTO DI RONALDO: LA SQUADRA DEVE CEDERE UNO STRANIERO

Il Mondiale in Qatar ha indubbiamente arricchito il panorama storico calcistico internazionale di diverse storie ed immagini. Una delle più iconicamente tristi è quella che raffigura Cristiano Ronaldo uscire dal campo in lacrime dopo che il suo Portogallo è stato eliminato dal Marocco. Da quel preciso momento in poi, il tramonto di CR7 ha ufficialmente avuto inizio. Un problema dopo l’altro per il campione portoghese, che dopo la cocente delusione in Qatar, si è appena presentato all’Al-Nassr. Risolta la grana della convivenza con la fidanzata Georgina, secondo quanto trapela dall’Arabia Saudita, il numero 7 per antonomasia non sarebbe ancora stato tesserato dal club di Riad e dunque non potrebbe essere arruolabile per la prossima gara di campionato contro l’Al Ta-ee.

Il mancato tesseramento di Cristiano Ronaldo

Dopo l’annuncio in pompa magna e l’incredibile accoglienza riservatagli in Arabia, Cristiano Ronaldo, nonostante abbia fatto impennare vertiginosamente il numero dei followers delle diverse piattaforme social dell’Al Nassr, non è ancora in grado di potersi ritenere a tutti gli effetti un calciatore del club. La spiegazione del mancato tesseramento, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, proviene da una fonte di Riad che ha chiesto l’anonimato e si baserebbe sul fatto che il nuovo club del portoghese avrebbe superato il numero massimo di stranieri tesserabili.

Nel campionato saudita infatti, ogni squadra può averne fino a otto, ma con l’arrivo di Ronaldo, l‘Al Nassr allenato da Rudi Garcia ne avrebbe nove e quindi, prima di poter schierare il plurivincitore del Pallone d’oro, dovrebbe necessariamente cederne uno. In questa lista straniera vi sarebbero alcuni calciatori ritenuti assolutamente incedibili come il portiere colombiano ex Napoli David Ospina, i brasiliani Luiz Gustavo e Anderson Talisca e l’attaccante del Camerun Vincent Aboubakar. Dunque, la scelta dell’Al Nassr dovrebbe essere fra uno degli altri quattro rimanenti ed il maggiore indiziato, sarebbe il centrocampista uzbeko Jalaluddin Masharipov che, in uno strano scherzo del destino, è anche colui che finora ha indossato la maglia numero 7 della squadra gialloblù, che ora passerà sulle spalle di Ronaldo.

Piove sul bagnato per Ronaldo e l’Al Nassr

Dunque tra la fiorente popolazione della nazione dell’Arabia Saudita cresce ulteriormente l’attesa per l’esordio di Cristiano Ronaldo, ma i tifosi dell’Al Nassr dovranno pazientare ancora per vedere il trentasettenne fuoriclasse portoghese in campo con la loro maglia. Oltre alla faccenda del tesseramento infatti, a causa della pioggia e del maltempo che hanno danneggiato l’impianto elettrico dello stadio Mrsool Park, la sfida contro l’Al Ta-ee di del 5 gennaio, per la quale erano stati già venduti i 28 mila biglietti disponibili, è stata posticipata di 24 ore. Un match al quale CR7 avrebbe comunque potuto partecipare a causa di una squalifica pendente che ha addosso dalla sua ultima avventura al Manchester United, da cui ha divorziato durante i Mondiali in Qatar.

Infatti, Cristiano Ronaldo dovrebbe scontare le due giornate di stop comminate dalla federcalcio inglese per aver violentemente lanciato a terra il cellulare di un tifoso dell’Everton, situazione verificatasi in occasione della gara di Premier League andata in scena ad aprile al Goodison Park. CR7 salterebbe dunque anche la prossima partita in trasferta contro l’Al-Shabab (in programma sabato 14 gennaio). La telenovela però non è finita qui poiché, secondo quanto riportato dal Daily Mail, l’icona portoghese potrebbe sfidare il divieto della FA. D’altronde, a poche ore dalla partita che era in programma l’Al Nassr non aveva ancora confermato se attenersi al divieto che è supportato dalle regole della Fifa, secondo le quali una squalifica non ancora interamente scontata al momento del trasferimento deve essere fatta rispettare dalla nuova federazione presso la quale il calciatore è stato tesserato, in modo che possa essere scontata a livello nazionale.

Di Stefano Gentili

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