FIFA VS PROCURATORI – ATTO I: INIZIA LA BATTAGLIA DEL CALCIO

Negli ultimi anni il calcio internazionale non sta vivendo il periodo più tranquillo e pacifico della propria storia, con diversi scontri diplomatici in atto, come quello tra i club della Superlega e la UEFA o quello tra alcune leghe e le squadre. A questo situazione di nervosismo si potrebbe presto aggiungere una nuova querelle non certamente simpatica ne benefica per l’immagine di uno sport, che sta sempre più perdendo di credibilità ai propri vertici. Questa nuova battaglia del mondo del pallone potrebbe avere come protagonisti la FIFA, da una parte, ed il mondo dei procuratori, dall’altra, due mondi dello stesso universo finora mai entrati in collisione che, però, potrebbero presto farlo.

La scintilla scatenante dell’incendio sarebbe stato il nuovo regolamento sui comportamenti che gli agenti dovranno tenere a partire dal primo di ottobre di quest’anno. Le regole esposte in questo documento riguardano i tetti alle commissioni, il divieto di rappresentanza multipla, l’introduzione di un albo a cui iscriversi e tutta un’altra serie di norme. Tutto molto sensato sembrerebbe, specie osservando le cifre che negli ultimi anni sono state mosse dai vari rappresentanti legali dei giocatori, che, però, non hanno preso molto bene questa decisione del massimo organo decisionale dell’universo calcio.

LA RISPOSTA DEGLI AGENTI

Jonathan Barnett, uno dei re del calciomercato internazionale e uno dei principali rappresentanti del mondo dei procuratori, non ha avuto mezze misure nel commentare l’operato della FIFA e, presente al Fifa Agent Regulations di Fiumicino, ha dichiarato: “Alla FIFA ci sono dei criminali, li porteremo in tribunale“. Non solo da lui sono arrivate rimostranze dal mondo degli agenti, dato che anche Christian Bosco, presidente della IAFA, con termini sempre di una certa forza, si è detto contrario alla soluzione proposta: “Gli agenti non sono contro alla riforma, ma la FIFA non sa di cosa sta parlando, solo noi lo sappiamo. Dobbiamo combattere questo regolamento.

Credo nessuno di loro sia mai entrato in un’agenzia per vedere come si lavora, è assurdo si ritengano esperti del nostro settore. Invece, molti di loro sono stati condannati come criminali e addirittura sono andati in prigione. Non siamo noi che dobbiamo vergognarci, va bene venga fatta una riforma, ma non vogliamo che venga scritta da dei criminali. Abbiamo informato la FIFA che andremo per via legali, anche se sarà lunga, ma loro stanno facendo qualcosa di illegale. Se entrasse in vigore ci sarebbero enormi problemi per i calciatori, specie per quelli delle leghe minori”. Un polverone che potrebbe presto diventare una vera e propria tempesta di sabbia, quindi, che vedremo fino a che punto andrà a distruggere il mondo del calcio per come lo conosciamo ora.

di Riccardo Caglio

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