NBA – BUON COMPLEANNO MICHAEL JORDAN: “HIS AIRNESS” COMPIE 60 ANNI

Michael Jordan, Chicago Bulls (Credits: Twitter)

Dalla seconda metà degli anni ’80 il 17 febbraio non è più una data qualunque. In quel giorno del 1963 nasce a New York quello che è probabilmente il miglior giocatore della storia della pallacanestro: Michael Jordan. Oggi MJ spegne 60 candeline, a quasi 20 anni dal suo ritiro (il secondo, quello definitivo) nell’aprile del 2003. Una carriera leggendaria per il leader dei Chicago Bulls che, dall’accordo con Nike alla recentissima donazione a Make a Wish, si è sempre dimostrato un esempio di eclettismo e, soprattutto, di vita.

Dominatore del parquet e allo stesso tempo esteticamente molto bello, la presenza di Michael Jordan ha sempre messo in ombra chiunque gli si fosse affiancato. Oltre al campo, “His Airness” è business man, proprietario dei Charlotte Hornets, ex giocatore di baseball e capace di azzeccare ogni mossa grazie alle sane basi fornitegli dall’educazione e dalle attenzioni di sua madre, Deloris.

LA GRANDEZZA DI MICHAEL JORDAN

Ma perché, a distanza di 20 anni dal ritiro, si prova ancora quel senso di nostalgia nel ripensare a Jordan, nonostante viviamo nell’era di LeBron James? Probabilmente perché MJ è stato qualcosa di più di un semplice giocatore di basket, è stato un avanguardista, un precursore dei tempi. A partire dall’accordo con Nike, che ha creato scalpore in quanto firmato da rookie, nel 1984, “His Airness” ha diviso le acque e ha dato una nuova identità al ruolo dell’atleta. Non più comprimario del business NBA, ma protagonista. Ancora oggi, osservando i dati riferiti al solo 2022, il genio nativo di New York incassa oltre 250 milioni in virtù di questa intesa storica col colosso produttore di scarpe.

L’ex numero 23 dei Chicago Bulls ricava infatti il 5% dei guadagni fatturati sul brand “Air Jordan”, ispirato al suo nome. In una parola: stonks. Non bastasse tutto questo, nei giorni che precedono il suo 60° compleanno “His Airness” devolve la cifra record di 10 milioni di dollari a Make a Wish, facendo la storia ancora una volta e non su un campo da basket, ma su quello della vita.

La schiacciata di Michael Jordan, All-Star Game 1988 (Credits: Twitter)

LA CARRIERA IN NBA DI MICHAEL JORDAN

Michael Jordan è stato eletto nel 1999 come miglior atleta nordamericano del XX secolo. Ovviamente presente nella NBA Hall of Fame, MJ ha vinto 6 anelli e per 5 volte il titolo di MVP della regular season, oltre a 6 volte quello delle Finals. Con la maglia dei Chicago Bulls è diventato leggenda e ha regalato la stessa sorte a quel roster che oggi aleggia nel mito, diventando il miglior marcatore in stagione per ben 10 volte. La grandezza di “His Airness” si misura anche in continuità: eletto 14 volte All-Star (3 delle quali è stato nominato MVP dell’evento), 11 All-NBA e 10 All-NBA 1st team, oltre ad entrare nel primo quintetto difensivo 9 volte. Il Rookie of the year 1984 è stato capace di vincere nel 1988 sia una gara delle schiacciate che un titolo di miglior difensore della stagione regolare.

Jordan ha dominato la NBA negli anni ’90 ed è di diritto inserito nella discussione per chi sia il G.O.A.T. insieme ad altri mostri sacri della palla a spicchi. Non serve fare nomi o paragoni, ma elogiare la carriera di uno degli atleti più iconici della storia dello sport. Entrato nel team NBA celebrativo sia del 50° anniversario, che del 75°, MJ rappresenta un simbolo della palla a spicchi e, nel giorno del suo 60° compleanno, siamo qua a celebrarne l’immensità. Se c’erano dei limiti, lui li ha frantumati. Se esisteva l’impossibile, lui lo ha reso possibile. Tanti auguri Michael.

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